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UN MONDO NASCOSTO

Negli ultimi due milioni di anni si sono formati sulla terra oltre 10.000 vulcani, dei quali più di 500 hanno avuto eruzioni tramandate dalla storia.
Il susseguirsi millenario di rituali magici, sacrifici, preghiere, offerte testimonia il terrore, ed anche il profondo rispetto, che l'uomo ha sempre avuto nei confronti di tali forze della natura. Il vulcano, infatti, é stato non solo strumento di morte e distruzione ma anche sorgente di energia e di vita.
Fino a tempi a noi vicinissimi, le eruzioni vulcaniche sono state, quindi, considerate come un infausto destino o legate alle ire delle divinità locali. Ma l'uomo dimentica facilmente, cosicché sono sufficienti alcuni decenni di inattività perché un vulcano sia considerato spento. In realtà, la vita media di un vulcano é di migliaia d'anni, pause anche di centenni sono un tempo veramente effimero.
La ricerca nel settore della vulcanologia si é sviluppata negli ultimi 70-80 anni, anche se i primi tentativi di un approccio scientifico risalgono alla fine del secolo scorso.
Gli sforzi della comunità scientifica sono concentrati sulla possibilità di ridurre il "rischio", derivante dalle eruzioni, lavorando sulla valutazione del parametro "probabilità" legato alla conoscenza attività di un vulcano da tutti i punti di vista possibili.

L'isola di Vulcano costituisce, oggi, l'unico esempio nel mondo di un vulcano attivo tenuto sotto monitoraggio continuo.

La necessita di tali controlli é chiara se richiamiamo alla mente alcune delle più violente eruzioni dei nostri giorni: Monte Pinatubo (Filippine), Paricutin (Colombia), Unzen (Giappone), St. Elens (USA). Questi vulcani hanno mostrato un'attività esplosiva che, come si é constatato, ha conseguenze più gravi rispetto a quella effusiva dei vulcani hawaiani o, per esempio, dell'Etna. I vulcani in Italia hanno un'attività preminentemente esplosiva e si trovano, in gran parte, in prossimità di centri abitati, fattore che rende più elevato il rischio.
La sorveglianza vulcanica é stata istituita da non più di vent'anni ma l'impegno dei ricercatori ha consentito di acquisire un'enorme mole d'informazioni riguardante non solo l'attività vulcanica di superficie ma anche quella subacquea.

L'arcipelago delle isole Eolie rappresenta un'area ricca e sorprendente per l'attività vulcanica al di sotto della superficie del mare.
Le indagini si sono sviluppate principalmente nelle acque di quelle isole in cui si riscontra l'esistenza di attività esalative di vario tipo. Fumarole particolarmente intense a Vulcano con temperature al suolo di 500 C°; deboli esalazioni a Lipari e Panarea e nessuna traccia di fenomeni esalativi nelle restanti isole.
Le isole Eolie emergono dal mare con altezze che variano da poche centinaia di metri (Panarea) a circa mille metri (Stromboli e Salina). In considerazione del fatto che queste isole poggiano su fondali tra i 1500/2000 metri, gli studiosi sono stati spinti a ricercare tracce di attività vulcanica sui fianchi sommersi, anche tramite apparecchiature installate su navi oceanografiche.
I risultati hanno consentito di scoprire l'esistenza di attività esalative sommerse anche in quelle isole, come Filicudi, Alicudi e Salina, dove non esistono tracce di emissioni in terraferma.
Le emissioni gassose di fronte all'isola di Panarea sono nello stesso tempo suggestive ed impressionanti: alcune di loro hanno una portata di oltre 200.000 litri al giorno di gas, composti essenzialmente da una miscela di anidride carbonica, zolfo, metano, idrogeno e sono circondate da enormi depositi di zolfo biancastro.
Le informazioni fornite dai fluidi prelevati nelle isole Eolie lasciano intravedere l'esistenza di sistemi di alimentazione termica ancora attivi e con temperature piuttosto elevate. Per le isole di Salina, Filicudi e Alicudi sembra più probabile la presenza di residui di magma in via di raffreddamento.
Le ricerche intorno a queste esalazioni sono ancora in corso e ci stanno conducendo alla scoperta di un mondo nascosto, che ha ancora moltissimi segreti da svelare.

Franco Italiano
vulcanologo Università Palermo

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